Pittori bresciani protagonisti della pittura del '900 Pittura moderna e contemporanea.
LE MOSTRE A BRESCIA  
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Norbert Eberle - LAB
Vie e luoghi

dal 5/12/09 fino al 24/1/10
presso Galleria Maurer Zilioli


Inaugurazione 5 dicembre 2009, ore 18

Con il patrocinio di:
Goethe Institut Italien
Goethe Institut Mailand

Le opere di Norbert Eberle (*1954 Marktoberdorf, Germania) nascono da un profondo dialogo dell’autore con la natura sia esterna che interna, umana o che ci circonda. L’artista trasforma la sua esperienza in un’astrazione informale, che non nasconde le tracce di una pittura tedesca orientata all’espressione del subconscio. Tendenza questa, che, iniziata storicamente al principio del Novecento, e costituita dall’arte perseguitata nel periodo bellico, diventa, dopo 1945, nuovamente punto di partenza. Sembra quasi un’attitudine generale della mentalità nordica dalla quale escono stili e correnti artistici che hanno accompagnato in Germania la storia della pittura.

Norbert Eberle, allievo di Horst Sauerbruch e Mac Zimmermann, esponenti internazionali dell’arte tedesca, si dedica – di conseguenza – alla ricerca pittorica del pensiero e della memoria, delle loro trasformazioni e deformazioni nel prosieguo della vita.
Se certi suoi dipinti giovanili o degli anni immediatamente successivi contengono compatti paesaggi complessi, con flora e fauna fantastiche, come scaturite da un sogno confuso, nelle opere più recenti, su giornali o carta, crescono mappe di sentieri miracolosi, ondivaghi, senza meta, senza fine.

Percorsi che riflettono metaforicamente vie e intersezioni del pensiero e del ricordo, quasi a voler raffigurare struttura e funzionamento della nostra mente insieme alle stratificazioni del subconscio.
Da questi intrecci spiccano simboli, emblemi, segni; l’artista sembra volerci suggerire il cammino che ci porta a un paese segreto, nascosto, difficilmente decifrabile.

Non è un caso che l’artista studi da tempo Sant’Agostino. Infatti, anche se il Santo non nutre letteralmente la visione e l’interpretazione dell’esistenza umana di Eberle, ne accompagna in forma di stimoli ed incorragiamenti il lavoro. Quindi possiamo considerare l’attrazione del pittore per Agostino una amichevole, silenziosa, meditativa, associativa ispirazione fuori dal tempo.

Negli anni 80 Eberle si trasferisce in Italia, come tanti altri della Toskana Generation, per scoprire la natura isolata e incontaminata delle colline nei pressi di Grosseto. Dopo 20 anni rientra in Germania, mantenendo un costruttivo contatto con l’Italia, in particolar modo con la Liguria, dove, ad Albisola, dipinge le sue ceramiche. Anch’esse in esposizione alla sua personale.

Il catalogo della mostra è in preparazione.

Orari di apertura:
Mart.-Sab. 10-12.30; 15.30-19.30








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