Pittori bresciani protagonisti della pittura del '900 Pittura moderna e contemporanea.
LE MOSTRE A BRESCIA  
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Fata Morgana
Paolo Ielli

dal 12/6/08 fino al 14/9/08
presso Skin Gallery


Credevo non esistesse più l’orizzonte della pianura, che al suo posto fosse rimasta solo una terra piatta, una sequenza spietata di fili della luce, cartelli pubblicitari, segnali stradali – aste deformi nel quaderno di un gigante analfabeta – case, villette, edifici senza appartenenza, il catalogo orizzontale di un’unica interminabile periferia. Credevo anche di non amare l’orizzonte della pianura perché sono nato in montagna, perché un qualche gene ambientale aveva modellato il mio modo di vedere, educato il mio equilibrio visivo ai profili morbidi ed eleganti dell’appennino, trampolino per più lontani spazi dove cercare un nuovo senso di infinito.
Pensavo di amare solo le linee curve, che la bellezza risiedesse nella sensuale irregolarità di un paesaggio mosso, che nascondeva mentre rivelava e, mentre lasciava scoprire una nuova piega del mondo, impediva la vista con altri ostacoli, ti sfidava con nuovi traguardi da valicare.
Dalla superficie gelata di un lago di montagna ho visto nascere paesaggi ed emergere il profilo di una collina, alberi spogli crescevano nelle crepe del ghiaccio. Una Madonna di neve vegliava sulla quiete del giorno.
La prime propaggini del deserto mi hanno riconciliato con le linee orizzontali, restituito la circolarità di uno sguardo libero a perdita d’occhio e svelato alla coscienza l’insospettato bisogno del nulla. Nella definitiva certezza di un momento, mi è sembrato che quel paesaggio, e un piccolo miraggio che galleggiava sul filo dell’orizzonte, si avvicinasse all’idea di una qualche forma di perfezione.
Ho ritrovato nuovo alimento a questo bisogno di infinito, e la sensazione dell’immersione in uno spazio interno più profondo, nella sospensione tra cielo e terra di scogliere spazzate dal vento dell’oceano, cespugli di erica e pratine d’alta quota affacciati su rocce a precipizio sul mare.
In quel silenzio, e nella solenne immobilità di un uomo di pietra che scrutava lontano, esistevano momenti di pace.
Paolo Ielli

Biografia
Paolo Ielli nasce nel 1951 a Castelnovo ne’ Monti, appennino di Reggio Emilia, terra di confine, e lì vive e lavora: radici salde, caparbietà montanara, orizzonti di pregio. Scienze politiche a Bologna, gestione di attività culturali, la fotografia una vita parallela (decisamente trascurata). Alcuni libri pubblicati, il piacere di camminare leggendo.








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