Pittori bresciani protagonisti della pittura del '900 Pittura moderna e contemporanea.
LE MOSTRE A BRESCIA  
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Serena dei balocchi
Serena Gallini

dal 1/3/08 fino al 9/4/08
presso Museo Ken Damy di fotografia contemporanea


Di viaggi il tempo ce ne può offrire molti. Oggi low cost, esotici, per riposare ed anche per fotografare, come se di immagini non ne avessimo già abbastanza in questo mondo di cortocircuiti formali dove tutto sta dentro una piccola schedina da processore.
Ma di viaggi “magnifici” dentro la propria memoria e soprattutto dentro i luoghi che la sanno accogliere con la levità di un gesto antico ne abbiamo sempre bisogno e vanno accolti come se si sprofondasse non solo nel tempo ma nell’immaginazione.
Di Serena abbiamo seguito i primi passi, il piglio sicuro, la voglia di pittura. Poi abbiamo apprezzato quello sguardo fotografico avvolgente che sapeva mescolarsi col segno come se effettivamente fossero nati assieme. In tutto ciò c’era una specie di frenesia, come se il viaggio ed il desiderio avessero impresso un cinetismo strano alle sue azioni.
Ora siamo ad accoglierla con la sua piccola nostalgia personale.
La nostalgia è un’attività dell’epoca matura, si vede infatti che Serena sta crescendo a vista d’occhio, dopo la natura morta che appartiene all’apprendistato, il viaggio al tempio che è parte della formazione.
Lo sguardo però è sempre lo stesso. Qui è interiore. Arriva solo pochi metri dietro la casa dove è nata.
E’ bastata una nevicata improvvisa, rovistare nella camera speciale della sua fanciullezza, per far rotolare fuori improvvisi gli eccitatori di un’attività solitaria che un tempo la riempiva di piacere, dei balocchi accatastati proprio come fossero stati deposti la sera prima al termine dei giochi.
La propria natura di fotoreporter che sta ad un metro dall’azione ha fatto il resto. Così, “leggermente fuori fuoco”, ha ripreso lo sguardo di se stessa bambina ma non col distacco del tempo dentro la nebulosa di un sogno, bensi nell’agòne del gesto che dispone i balocchi nella neve, a fianco di un piccolo ruscello dove ha imparato a vivere la natura, nel bel mezzo di quella guerra dei sensi e del destino di cui conserva ancora nello sguardo la magia.

Piero Cavellini 2006



dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 19.30
ingresso libero

il museo rimarrà chiuso dal 22 al 31 marzo

informazioni tel: 030 3758370 e-mail: info@museokendamy.com








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