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Il dipinto è citato nell'articolo con il quale il «Giornale di Brescia» - in data 30 Marzo 1971 - recensì l'antologica tenutasi a Brescia nella Galleria S. Michele; nel suddetto articolo, il critico (Elvira Cassa Salvi) scrisse:
"[...] I paesaggi piccoli del ’50, dipinti con mezzi di fortuna in un momento difficile della vita dell’autore, sono rivelazioni importanti del suo modo di avvicinarsi al mondo e alla natura. Scaglia è già al di là, in fondo, dell’impressionismo e del postimpressionismo. [...] Ha la freschezza, la poesia gentile e ingenua, il tenero incanto della prime passioni. [...]"
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