Pittori bresciani protagonisti della pittura del '900 Pittura moderna e contemporanea.
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0100101110101101.org - Lol

dal 20/1/07 fino al 3/3/07
presso Fabio Paris Art Gallery


Inaugurazione sabato 20 gennaio 2007 alle ore 20.00

In occasione della loro seconda personale presso la Fabio Paris Art Gallery, Eva e Franco Mattes (0100101110101101.ORG) propongono – per la prima volta in Italia – il progetto con cui si sono aggiudicati il Premio New York 2006. Per più di un anno, Eva e Franco Mattes hanno vissuto nel mondo virtuale di Second Life, esplorando il suo territorio e interagendo con i suoi bizzarri abitanti. Il risultato di questa “deriva” videoludica è una serie di ritratti caratterizzati dai colori brillanti, le luci artificiali, le forme poligonali e le prospettive surreali tipiche dei mondi virtuali. Nel loro insieme, questi ritratti mettono in luce i progressi tecnologici che permettono la creazione di identità alternative all'interno dei mondi simulati. Questi ritratti di avatar, che utilizzano immagini derivate dai videogame , possiedono una varietà di riferimenti culturali, psicologici, politici e sociali, che comprendono la relazione tra arte e sottocultura, tra arte contemporanea e generi tradizionali e tra l'arte e la vita stessa.
LOL fa parte della ricerca avviata con “13 Most Beautiful Avatars”, un progetto espositivo che ha coinvolto lo spazio reale dell'Italian Academy di New York e quello virtuale della galleria Ars Virtua; e che proseguirà a febbraio con la loro seconda personale presso la Postmasters Gallery di New York.
LOL propone cinque ritratti e un trittico, tutti dedicati ad avatar femminili. La sigla posta a titolo della mostra è un'espressione molto utilizzata nelle comunità online per esprimere divertimento, allegria (“Laugh Out Loud” o “Lots Of Laughs”) o come clausola di saluto (“Lots Of Love”). Rifiutandosi di spiegare il senso di questa loro appropriazione di un ready-made della comunicazione in Rete, i Mattes lasciano aperte le porte all'interpretazione: un linguaggio artificiale per forme di vita artificiali? Un moto di sarcasmo per ogni tentativo di interpretare un lavoro che va valutato soprattutto per il suo impatto estetico? O piuttosto la rivelazione che l'allegria apparente ed esibita dei mondi virtuali cela invece una profonda inquietudine, un fondo di tragedia che emerge, di quando in quando, da questi volti di abbacinante bellezza?
In occasione della mostra, la galleria pubblicherà il libro Portraits, che ripercorre tutte le tappe di questa operazione.








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