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Il tempo della luce
Ausilia Scalvinoni – Paolo Dell’Elce

dal 17/5/08 fino al 15/6/08
presso Casa Museo di Cerveno


a cura di
Giampietro Guiotto

dal 17 maggio al 15 giugno 2008
Inaugurazione sabato 17 maggio alle ore 17

Sabato 17 maggio alle ore 17 all’interno della Casa Museo di Cerveno (Bs) si inaugurerà la mostra Il tempo della luce di Ausilia Scalvinoni e Paolo dell’Elce. Ausilia Scalvinoni raccoglie foglie secche, mentre Paolo Dell’Elce fiori recisi. Entrambi li fotografano per parlare della loro morte. Lo scatto fotografico, meccanica apertura di luce nel buio dell’obiettivo, illumina ciò che è morto per dargli nuova luce e prolungargli la vita.

Il Tempo della luce

Le foglie di Ausilia Scalvinoni sono fragili forme plastiche, scultoree, abbandonate nell’oscurità del mondo. Esse vagano inconsapevolmente, sospinte dal vento del tempo, ma nel loro colore trattengono la persistenza della vita, la loro inesauribile energia formale, con le macchie inquiete della loro malattia. In lotta con l’inverno che le vorrebbe trasformare in polvere, esse mantengono la loro forma originaria e i colori dell’autunno, fino ad adagiarsi nella pienezza dell’arte, nel pensiero invisibile dell’artista che le immortala come fossero forme vive e colorate, essenze di una sorprendente, inaspettata bellezza metafisica.
Più in là, compare una rosa rossa. Essa vorrebbe parlare della freschezza di un giorno, del carpe diem, ma le foglie morte, con la loro tenace bellezza, annullano l’effimera sensualità che è in lei, per accompagnarla nel flusso del tempo che la macina.

Le nature morte di Paolo Dell’Elce non ammettono la vitalità e l’emotività del colore. Lo scatto fotografico bianco/nero vuole cogliere l’ultimo bagliore prima della morte di ogni fiore. L’artista, che li illumina da dentro per far trasparire la loro magica essenza in bilico tra materia e spirito, cerca di scoprire i loro intimi segreti, fino a trasformarli in inconsistenti apparizioni di luce, in forme impalpabili, nelle quali è implicita la sorte dell’esaurimento. Quelle di Dell’Elce sono fotografie che parlano del valore del vuoto e della trasparenza dell’aria, della profondità abissale del mondo, che inghiotte nel fiume eterno del tempo ogni cosa.
Fiori che rendono viva l’atmosfera in cui viviamo e foglie secche che ci richiamano alla morte. Fotografie che affermano che la vita si completa con la morte. Immagini di luce persistente anche dopo la scomparsa della materia. Riverbero e ricordo della forma.
La durata della vita, breve se rapportata al tempo lungo dell’universo, viene protratta grazie all’arte. Essa entra nel tempo infinito della luce, che è della memoria e del ricordo.

Giampietro Guiotto


Orari di apertura: mercoledì 20.30 22.00 – giovedì 10.00 12.00 – sabato 10.00 12.00 – domenica e festivi 14.30 18.30
Info: 0364-434012
info@comune.cerveno.bs.it








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