Pittori bresciani protagonisti della pittura del '900 Pittura moderna e contemporanea.
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Unexpected
Robert Barry

dal 24/9/05 fino al 15/11/05
presso Galleria d'Arte Massimo Minini


La Galleria Massimo Minini è lieta di presentare la personale di Robert Barry (NY 1936).
Robert Barry inizia la sua ricerca intorno alla metà degli anni Sessanta e subito si afferma tra i protagonisti dell’arte concettuale.
Il suo lavoro indaga lo spazio e il sistema operativo dell’arte. L’interesse dell’artista per lo spazio nasce dalla conseguenza inevitabile del vivere quotidiano, del muoversi, dell’interagire nell’ambiente e assume per Barry un’accezione molto personale legata al concetto di ‘spazio mentale’.
Se all’inizio l’artista predilige materiali effimeri come gas, onde elettromagnetiche o ancora fili di nylon e soprattutto la parola scritta – proiettata su una superficie oppure stampata su biglietti di invito o su fogli di carta – con il tempo subentra l’impiego della pittura, del video e di materiali come acciaio, specchi e granito. Barry opta sempre per una scelta verso l’essenzialità e la purezza delle forme, non riducendo però il suo lavoro ad un unico significato.
Il suo atteggiamento è di completa apertura verso il pubblico che è invitato a sperimentare l’opera d’arte.
I differenti media utilizzati servono proprio per coinvolgere il fruitore e per creare tra lui e l’ambiente espositivo un dialogo profondo.
Il progetto che l’artista propone alla Galleria Massimo Minini è legato al linguaggio e allo spazio specifico della galleria: la sala principale è dominata da un grande wallpainting; sulle pareti laterali sono disposte superfici specchianti su cui campeggiano parole come SOMEWHERE, UNTIL, BEYOND… termini dal carattere aperto, interrogativo, capaci di suggerire riflessioni, di stimolare domande.
La seconda sala è occupata da una video proiezione, un breve film in bianco nero girato dall’artista lungo strade americane. Ad intervalli regolari compaiono parole in sovrimpressione.
Il linguaggio per Barry, come per molti artisti dell’area concettuale quali Lawrence Weiner, Joseph Kosuth, Art & Language, Ian Wilson, è uno strumento focale e utilizzato nei modi più diversi. Per Robert Barry in particolare le parole sono scelte per la loro indeterminatezza e capacità evocativa e attinte da una lista di circa duecento vocaboli selezionati.
La prima personale dell’artista presso la Galleria Massimo Minini è del 1980, seguita da una seconda nel 1990. Nel 2004 prende parte, con Tino Sehgal e Ian Wilson, al progetto QU.3 curato da Luca Cerizza.
Inaugurazione sabato 24 settembre.
Orari:
Da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 19.30
Sabato dalle 15.30 alle 19.30
Domenica chiuso.








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